Assunzione della Beata Vergine Maria SS. Assunta Processione 15 - AGOSTO
Assunzione della Beata Vergine Maria
(15 Agosto)
Si tratta di una festa sentita e diffusa presso tutte le comunità cristiane cattoliche e ortodosse. Com’è noto Maria, madre di Dio e per questo esente dal peccato originale, non subì le conseguenze della morte e anticipò la sorte di tutti i veri cristiani, vivendo la pienezza della vita eterna fin dal momento della conclusione della sua esistenza terrena.
I cristiani d’oriente preferiscono rappresentare questo mistero con la raffigurazione della Dormitio Mariae, cioè di Maria dormiente, ma già glorificata da Dio e circondata e festeggiata dalle creature celesti, mentre quelli d’occidente, valga per tutti il capolavoro del pittore Tiziano, usano raffigurare la Vergine ormai vivente per sempre, ritta in piedi e trasportata in cielo dagli angeli.
Sappiamo tutti che la Sicilia si trova al centro del Mediterraneo e per particolari condizioni storiche e culturali costituisce spesso un ponte e una sintesi tra Occidente e Oriente. Santo Stefano ha il privilegio di rappresentare questa realtà con la processione dell’Assunzione, durante la quale sfilano per le vie del paese le immagini di entrambe le tradizioni: la Dormitio Mariae, rappresentata con una statua di cera, plasmata da un ignoto quanto bravo artista almeno dell’Ottocento, e un simulacro ligneo, risalente ai primi anni cinquanta del Novecento, che rappresenta Maria sorretta dagli angeli in viaggio verso il suo destino di eterna gloria.
Un tempo questa festa a Santo Stefano era organizzata dalla gente di mare:pescatori e marinai che durante il pomeriggio della vigilia realizzavano “A ‘ntinna a mari” sorta di albero della cuccagna in versione marittima con l’antenna assicurata ad una barca e protesa verso il mare. Contemporaneamente si svolgevano “I varchiati”, passeggiate in barca offerte, con o senza una modesta mancia, dai pescatori e destinate soprattutto al divertimento di donne e ragazze che difficilmente sarebbero salite in barca per tutto il resto dell’anno. Nelle ore serali e notturne le strade del centro erano illuminate dalle tradizionali lampare, che potenziavano la luce elettrica emanata dai tradizionali archi.
Prof. Giuseppe Cataldi